lunedì 31 dicembre 2012

Scrittori da stadio


Scrivere per il gusto di farlo comporta sprigionare energie, affrontare un viaggio di autoscoperta, in cui si esaminano situazioni e punti di vista, si raccontano intuizioni, si risolvono problemi, ci si distacca dalla vita per esplorarla. Ci si può chiedere: perché scrivere in un percorso di gruppo? La prima risposta potrebbe essere che si è maggiormente spinti a farlo dalla presenza degli altri. Questo è certamente vero, ma ancora di più in un gruppo è valida l’opportunità che si realizza di una condivisione di quanto si produce: si genera un confronto  e un incontro tra modi differenti di percepire l’esperienza e si crea un clima di fiducia, che alimenta un sano processo di apprendimento.
“Scrittori da stadio” è un laboratorio ideato per aiutare a narrare e inventare attraverso proposte coinvolgenti, che favoriscono processi immaginativi e il superamento di timori e idee preconcette intorno allo scrivere.
DESTINATARI: giovani e adulti.
OBIETTIVI:
·         Esercitare e migliorare l’abilità di scrittura.
·         Stimolare l’immaginazione creativa.
·         Sviluppare la fiducia in se stessi.
·         Favorire l’espressione personale.
·         Migliorare le abilità di conversazione.
·         Esplorare i sentimenti.
·         Incrementare le idee.
·         Rompere l’isolamento sociale.
·         Aumentare l’autostima.
·         Sviluppare l’attitudine alla riflessione.

C'era una volta...

Studiate sotto molti profili, psicologico, antropologico, psicanalitico, strutturalistico… le fiabe stanno riconoscendo negli ultimi tempi un ritrovato interesse e, forse perché conservano un aspetto di sacralità, continuano ad affascinare chi le legge e chi,  più semplicemente, le ascolta.
Il presente percorso didattico prevede alcune attività di gruppo che partono dall’ascolto e approfondimento di favole e fiabe, per poi mirare ad un lavoro di ”manipolazione”,  riformulazione, produzione delle stesse (attraverso il “gioco di Propp”) e infine illustrazione di una fiaba inventata.
Seguendo l’insegnamento di Propp, nell’individuazione delle funzioni ricorrenti e dei nessi, infatti, insegnare a “smontare” le fiabe aiuta a riconoscerne la struttura e a giocare con esse. Facendo seguire al racconto la considerazione di semplici elementi di composizione del testo, si offre la chiave d’accesso per la produzione di nuove fiabe sul genere tradizionale o moderno. L’iniziale esercizio di ascolto e analisi dei testi fiabeschi, guidato in forma giocosa, fornisce una maggiore dimestichezza nell’uso dell’immaginazione,  nonché una più adeguata comprensione dei contenuti e dei messaggi di quanto proposto.
DESTINATARI: bambini di scuola primaria, Cl. 4^ e 5^
                           ragazzi di scuola sup. di I grado


TEMPI: 10 incontri della durata di 1h
OBIETTIVI:
1.       Avvicinare alla conoscenza del genere letterario fantastico.
2.       Distinguere la fiaba dalla favola.
3.       Educare all’attenzione e all’ascolto.
4.       Analizzare le sequenze narrative e la struttura di alcune fiabe (Propp).
5.       Stabilire sequenze logiche tra momenti indicati da uno schema.
6.       Ideare una fiaba e illustrarla.
7.       Stimolare l’immaginazione e la creatività.

Giocare con le parole


La pedagogia della creatività ci spinge ad attribuire il giusto valore educativo e didattico all’immaginazione. I libri di Gianni Rodari, noto scrittore per l’infanzia e protagonista di questo laboratorio, sono ricchi di spunti, strumenti e possono essere utilizzati come materiale di lavoro per dar vita ad una serie di proposte semplici, ma costruttive, di scrittura creativa. Partendo dalle parole o dalle lettere che compongono le parole stesse, così come suggerito da lui stesso, attraverso immagini, non sense, indovinelli, favole, all’uso delle marionette… ai partecipanti verrà spalancato un mondo di possibilità creative, semplicemente mettendo in moto la propria fantasia.
Coinvolti in prima persona nel processo formativo, i bambini sono così sollecitati ad assumere un atteggiamento produttivo di fronte alla molteplicità dei messaggi che da ogni parte minacciano la libertà di espressione.
"Occorre una grande fantasia, una forte immaginazione per essere un grande scienziato, per immaginare cose che non esistono ancora, per immaginare un mondo migliore di quello in cui viviamo e mettersi a lavorare per costruirlo …".
“ Il vero problema è di riuscire a dire le cose giuste per farle diventare vere. Nessuno possiede la parola magica: dobbiamo cercarla tutti insieme, in tutte le lingue, con modestia, con passione, con sincerità, con fantasia; dobbiamo aiutare i bambini a cercarla, lo possiamo anche fare scrivendo storie che li facciano ridere: non c'è niente al mondo di più bello della risata di un bambino. E se un giorno tutti i bambini del mondo potranno ridere insieme, tutti, nessuno escluso, sarà un gran giorno.”
(Gianni Rodari)
 
DESTINATARI: bambini di 8-10 anni.
TEMPI: 10 incontri di 1h ca. a settimana
OBIETTIVI:
·         Creare un clima relazionale positivo.
·         Sviluppare la capacità di ascoltare e comprendere.
·         Far scoprire aspetti ludici, interessanti, creativi, legati al mondo reale e fantastico.
·         Favorire la conoscenza di autori e generi letterari per l’infanzia.
·         Stimolare, attraverso una lettura adeguata, le capacità linguistiche e creative di bambini per ottenere semplici prodotti di tipo letterario. 

Carta, penna e un click!


“Lo sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure è una condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza, per l’accesso critico a tutti gli ambiti culturali e per il raggiungimento del successo scolastico in ogni settore di studio.”. (Indicazioni Nazionali 2012, pag. 28) Negli anni della scuola primaria è fondamentale acquisire una solida “alfabetizzazione funzionale”, padroneggiando le tecniche di base del leggere e dello scrivere. Saper scrivere un testo, in particolare, è un’abilità complessa, che non nasce da un “dono di natura”, ma si costruisce mediante percorsi didattici, che insegnino strategie idonee ai diversi scopi del testo da redigere. Il ricorso a precise tecniche di codifica scrittoria, secondo recenti ricerche psico-pedagogiche, risponde ad una visione di tale processo come problem solving e, pertanto, ha come scopo la facilitazione delle procedure. Nasce così l’idea di un insegnamento considerato efficace se offre al soggetto  un’ “impalcatura” cognitiva a cui far affidamento nel rispondere a richieste di attività scrittoria. Attraverso l'uso di schede e software didattici, prediligendo il procedimento del modeling (apprendimento attraverso modelli), i laboratori “Io scrivo” di I e II livello vogliono offrire una proposta a quei bambini di scuola primaria, che hanno necessità di recuperare o consolidare abilità di scrittura, attraverso una scansione progettuale che prevede una cura mirata dei tre principali momenti della codifica scrittoria, che secondo il modello di Hayes e Flowers (1980) sono: la pianificazione - la trascrizione - la revisione.
DESTINATARI I LIVELLO (dalla parola alla frase): bambini che hanno necessità di recuperare o consolidare abilità di scrittura di Cl. 2^ e 3^
TEMPI: 2 incontri a settimana della durata di 1h.
OBIETTIVI  I LIVELLO  (dalla parola alla frase):
·         Acquisire le capacità manuali, percettive e cognitive per l’apprendimento della scrittura
·         Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi per l’apprendimento della scrittura.
·        Comunicare con frasi semplici e compiute, strutturate in brevi testi che rispettino le convenzioni ortografiche e di interpunzione.
DESTINATARI II LIVELLO (dalla frase al testo): bambini che hanno necessità di recuperare o consolidare abilità di scrittura di Cl. 3^ - 5^
TEMPI: 2 incontri a settimana della durata di 1h
OBIETTIVI II LIVELLO (dalla frase al testo):
·       Raccogliere idee, organizzarle per punti, pianificare la traccia di un racconto o di un’esperienza.
·        Produrre racconti scritti di esperienze personali o vissute da altri che contengano le informazioni essenziali relative a persone,luoghi, tempi, situazioni, azioni.
·        Scrivere lettere indirizzate a destinatari noti, lettere aperte o brevi articoli di cronaca, adeguando il testo ai destinatari e alle situazioni.
·         Scrivere semplici testi regolativi o progetti schematici per l’esecuzione di attività.
·         Rielaborare testi.

GiòMatica


Correre, saltare, lanciare, andare a destra, andare a sinistra, in avanti, indietro… sono tutte attività che un tempo facevano parte integrante dei nostri giochi in strada e che adesso sono poco praticate dai nostri bambini. Eppure, esse sono alla base della coordinazione, dell’equilibrio psico-fisico, del’orientamento spazio-temporale, della costruzione dello schema corporeo… di un corpo che veicola esperienze, che offre stimoli, favorisce nuovi apprendimenti e costruisce nella relazione con l’altro e il mondo l’immagine di sé e delle cose. Le stimolazioni neuro-sensoriali offrono nelle prime fasi di vita un’enorme contributo di conoscenza: pensiamo all’attività esplorativa dei piccoli, a quel loro toccare, mettere in bocca, lanciare e afferrare per imparare a conoscere e nominare ciò che li circonda! L’iter metodologico prevede il  ricorso ad esperienze di gioco,  corporee, manipolative e concrete, in cui l’azione preceda la riflessione e l’interiorizzazione dei codici. E’ un imparare facendo, che fa del corpo lo strumento principe nell’affrontare l’apprendimento matematico, con l’intento di facilitare il graduale passaggio alla fase rappresentativo-simbolica delle conoscenze . Si precisa che la finalità del presente progetto non è quella di sostituirsi alla programmazione scolastica, ma di integrarsi ad essa, nell’intento di favorire un più positivo avvicinamento al sapere matematico, mediante un approccio ludico.
DESTINATARI: bambini di 5/6 anni
TEMPI: 14 incontri di 1h, per due volte a settimanaOBIETTIVI:
1.       Riconoscere e denominare le parti del corpo, su di sé, sugli altri e su un’immagine. 
2.       Confrontare e misurare lunghezze. 
3.       Passare dal simbolo condiviso dal gruppo al simbolo convenzionale. 
4.       Riconoscere che una totalità rimane costante indipendentemente dalla composizione e dalla disposizione nello spazio (Principio piagetiano della conservazione). 
5.       Contare collegando l’esperienza numerica all’attività manipolativa e percettiva. 
6.       Usare una terminologia appropriata a rappresentare successioni spaziali e temporali. 
7.       Scoprire e ripetere regolarità e ritmi in successioni conosciute e saper eseguire le regole. 
8.       Confrontare quantità e stabilire relazioni d’ordine. 
9.       Classificare oggetti, figure, numeri… in base ad un attributo e, all’opposto, individuare un attributo che spieghi la classificazione data. 
10.   Saper leggere e scrivere numeri naturali. 
11.   Saper confrontare e ordinare numeri naturali noti, usando >, < e =. Disporre gli stessi sulla linea dei numeri in modo corretto. 
12.   Saper eseguire semplici calcoli mentali di addizione e sottrazione (solo scuola primaria).